martedì 29 settembre 2009
Dove sono gli elettori della SPD?
Alcuni dati sull'elettorato socialdemocratico
Sul risultato disastroso della SPD alle politiche del 27 settembre si parlerà ancora molto. Io mi limito per il momento a fornire un grafico della SZ che mostra che strada hanno preso gli elettori scomparsi dei socialdemocratici:
Come si vede i socialdemocratici tedeschi hanno perso voti a favore di tutte le altre forze politiche e non hanno acquistato neanche un voto. Degli oltre 6 milioni di voti persi rispetto alle elezioni politiche del 2005, poi, un terzo, cioè più di 2 milioni di elettori, hanno ingrossato le file degli astenuti.
domenica 27 settembre 2009
Previsioni
Vediamo quante castronerie sono riuscito a dire...
(Grazie ad Angelo D'Addesio per lo spazio e la chiacchierata)
Labels: Elezioni
venerdì 25 settembre 2009
giovedì 24 settembre 2009
Pirati all'arrembaggio
la linea sottile tra successo e fallimento
In questi ultimi giorni la stampa italiana sembra aver scoperto una nuova formazione affacciatasi da poco sul panorama politico tedesco: il Partito dei Pirati.
Il partito nasce nel 2006 sull'esempio del movimento sorto nei paesi scandinavi e si propone come difensore dei diritti dei cittadini nel nuovo mondo aperto da Internet. Una delle critiche mosse a questo partito è proprio la mancanza di una visione politica d'insieme: se da una parte hanno idee molto chiare sulla privacy, sul diritto all'informazione, sulla costruzione di una società dell'informazione e sulla funzione dell'educazione, dall'altra dimostrano di non avere progetti globali su altri temi importanti, come il mercato del lavoro, l'economia, la politica estera ecc.
I Pirati sono comunque riusciti a trasmettere alcuni messaggi chiari:
- sono un movimento giovane
- sono un movimento strutturatosi in partito secondo le regole della partecipazione diretta ed ugualitaria
- sono l'unico movimento politico che conosce e sa sfruttare i nuovi media
- sono indipendenti dai grossi potentati economici
Sondaggi ufficiali per le elezioni politiche del 27 settembre li attestano tra il 2 e il 3%.
I Pirati sono stati aiutati a mio avviso da alcuni fattori che vale la pena elencare:
- l'assoluta incapacità della politica tradizionale di capire il mondo di internet
- l'assoluta incapacità di gruppi di interesse economico, soprattutto le major della musica e del cinema, di cercare nuovi modi di gestione del proprio mercato
- il buono sviluppo della rete ADSL in quasi tutto il territorio tedesco e il buon livello di alfabetizzazione informatica del popolo tedesco
- la grossa pubblicità accordatagli dai media tradizionali, con la TV in testa, alla continua ricerca di qualcosa di interessante per vivacizzare i resoconti su una campagna elettorale inesistente
Labels: Die Grünen, Elezioni, Piratenpartei
martedì 22 settembre 2009
Il fisco tedesco avrà la pressione bassa?
Bisogna credere a chi promette meno tasse?
In campagna elettorale uno dei temi a cui gli elettori sono più sensibili è certo quello di una riduzione della pressione fiscale. In vista delle elezioni di domenica prossima, i liberali della FDP ne hanno fatto un proprio cavallo di battaglia. Anche la CSU, che, a mio parere teme una grossa fuga di voti verso i liberali, si è affrettata, con Seehofer, a promettere meno tasse e si è distanziata in questo notevolmente dalla sorella maggiore CDU, il partito guidato da Angela Merkel che, invece, non ha voluto sbilanciarsi sul quando questo potrà avvenire.
Le due strategie sono state smascherate in modo abbastanza evidente nel corso del talk show politico Anne Will, in cui erano presenti gli attuali ministri delle finanze Peer Steinbruck e dell'industria Karl-Theodor zu Guttenberg, cioè le persone che al momento hanno più chiara la situazione delle casse dello Stato. Steinbrück, che in queste situazioni mostra sempre di essere più un tecnico che un politico, ha detto chiaramente che con l'attuale situazione qualsiasi alleggerimento della pressione fiscale è impensabile, visto che la Germania dovrà farsi carico il prossimo anno di debiti aggiuntivi per 100 milliardi di Euro.
Zu Guttenberg, per disciplina di partito, ha controbattuto, ma ha fatto capire a sua volta che, nei prossimi mesi, tagli e rinunce, anche dolorosi, saranno irrinunciabili. Quanto poco il neo ministro dell'industria zu Guttenberg creda al programma in materia economica presentato dalla CSU che prevede tagli all'IVA nei settori artigianale e gastronomico e un carico fiscale minore sui redditi da privati e da industria, lo dimostra il fatto che non fosse presente alla presentazione di questo pacchetto di promesse, avvenuto ieri a Monaco.
venerdì 18 settembre 2009
Elezioni
A me sembra che tra tutti i dati che vengono forniti di sondaggi di ogni tipo ci sia un dato che manca e che sarà determinante: la percentuale della CSU.
La mia sensazione è che i candidati diretti passeranno tutti senza grandi sorprese, ma il partito prenderà meno "secondi voti", aprendo un carosello di calcoli per i mandati aggiuntivi (Überhangsmandate).
Nella scheda per il voto secondo il sistema maggioritario, infatti, quasi ogni voto dato a candidati non CSU è un voto "perso", ma nella parte proporzionale è possibile che parte dell'elettorato cristiano sociale (gli agricoltori, ad esempio) volti le spalle al proprio partito, preferendo dare il proprio voto ai liberali.
non ho il tempo di fare grossi calcoli, ma troppi mandati aggiuntivi della CSU abbasserebbero la percentuale degli altri partiti, riaprendo i giochi per le coalizioni.
mercoledì 2 settembre 2009
Alla ricerca della campagna (elettorale) perduta
Commento ai commenti alle elezioni regionali
Leggendo in giro ho notato che alcuni giustamente si sono stupiti della lettura fatta dalla stampa italiana dei risultati delle elezioni regionali tenutesi in Germania domenica 30 agosto.
Quasi tutti i quotidiani e le televisioni italiani hanno dato risalto ad una presunta vittoria del partito di estrema sinistra Die Linke e hanno cercato nel volere degli elettori della Sassonia, del Saarland e della Turingia una proiezione del volere dei cittadini tedeschi in previsione delle elezioni politiche del 27 settembre prossimo. Come a dire: attenzione, in Germania tra tre settimane si vota e il pericolo rosso è altissimo.
Guardando alla reazione della stampa tedesca credo che l'errore sia voluto. Anche l'opinione pubblica tedesca ha infatti cercato di proiettare a livello nazionale i risultati di domenica 31 agosto. Alcuni giornali stanno in questi giorni cercando di insinuare crepe nella CDU, parlando di una strategia elettorale al sonnifero per Angela Merkel.
Spostando l'attenzione all'Italia credo che anche qui il motivo vada ricercato nel disinteresse con cui il pubblico italiano segue queste cose. Roberto Giardina, storico corrispondente dalla Germania di vari quotidiani, ha osservato una volta che al lettore italiano non interessa nulla di quello che avviene al di là del Brennero, a prescindere dal tema. Ecco allora il perché, spesso, nei modi e nelle scelte della stampa italiana, le notizie dalla Germania (e da altri paesi esteri, per quanto posso giudicare) sono presentate sempre da un punto di vista che può catturare l'attenzione del lettore/spettatore italiano: sesso, trivialità, nazismo e pericolo rosso.
Labels: Angela Merkel, Bassa Sassonia, CDU, Die Linke, Elezioni, Saarland, Turingia