lunedì 31 maggio 2010

Perché Köhler se n'è andato

Il passo incriminato


È presto per esprimere giudizi e per capire se il presidente della repubblica tedesca Köhler si è dimesso veramente per la reazione seguita alla sua intervista sull'intervento militare della Germania nei quattro angoli del pianeta oppure se ci sono altri motivi.

Per dare però l'idea ci tengo a tradurre il passo incriminato dell'intervista.

In meiner Einschätzung sind wir insgesamt auf dem Wege, in der Breite der Gesellschaft zu verstehen, dass ein Land unserer Größe, mit dieser Außenhandelsabhängigkeit, auch wissen muss, dass im Zweifel, im Notfall auch militärischer Einsatz notwendig ist, um unsere Interessen zu wahren - zum Beispiel freie Handelswege, zum Beispiel ganze regionale Instabilitäten zu verhindern, die mit Sicherheit dann auch negativ auf unsere Chancen zurückschlagen, bei uns durch Handel Arbeitsplätze und Einkommen zu sichern. Alles das soll diskutiert werden - und ich glaube, wir sind auf einem nicht so schlechten Weg.

Quella che segue è la traduzione, fedele nel senso, ma abbastanza libera nella sintassi e nell'idiomatica per rendere leggibile un passaggio non proprio lineare:

[Per me siamo sul punto di capire, negli strati più ampi della nostra società, che un Paese della nostra grandezza, di fronte a questa interdipendenza nel commercio estero, deve anche sapere che nel dubbio, nella necessità anche un'impegno militare è necessario per difendere i nostri interessi - ad esempio la libertà delle rotte commerciali, ad esempio impedendo l'instabilità di intere regioni, fatti che sicuramente hanno un impatto negativo sulle nostre possibilità di assicurare qui da noi, attraverso il commercio, posti di lavoro e stipendi. Tutto va discusso - e io credo che siamo ad un punto che non è poi così malvagio.]


E intanto si sono aperti i giochi per le nuove elezioni. Io un'idea su chi potrebbe essere il prossimo presidente ce l'avrei. Chissà se, con sei anni di ritardo, questa volta ce la fa...

giovedì 6 maggio 2010

Debiti

Nel talk show "Hart aber fair" l'eurodeputata liberale Silvana Koch-Mehrin, alla richiesta del presentatore di provare ad indovinare di quanto è cresciuto il debito della Germania durante i 75 minuti della trasmissione risponde: 6000 Euro. Come si dice in tedesco: "Knapp daneben" ...

martedì 4 maggio 2010

Aiuti tedeschi alla Grecia

Il viaggio infinito da una tasca all'altra (degli stessi pantaloni)

Dunque ricapitoliamo:

  • alla fine della seconda guerra mondiale con i soldi del piano Marshall nasce la KfW (Kreditanstalt für den Wiederaufbau), l'istituto di credito oggi di proprietà statale (4/5 di capitale in mano allo stato federale, 1/5 agli stati federati);
  • nel 2008 la Commerzbank si accorda con la Allianz (Assicurazioni) per l'acquisto a gennaio 2009 della Dresdner Bank;
  • quattro giorni prima di diventare padrona del 100% della Dresdner Bank, il 25% più un'azione della Commerzbank devono passare, attraverso un fondo speciale, alla Repubblica Federale Tedesca. La Commerzbank, altrimenti, sarebbe sparita;
  • nell'ottobre del 2009, in seguito alla crisi economica mondiale, la Repubblica Federale Tedesca, con apposita legge, statalizza la HRE (Hypo Real Estate), una banca che aveva giocato troppo allegramente con certificati e prodotti finanziari costruiti sul nulla;
  • anche alcune banche di proprietà dei Länder si ritrovano in grande difficoltà per falsi investimenti. La banca del Baden-Württemberg (LBBW) e la banca della Baviera (BayernLB) si vedono costrette a ricorrere ad aiuti pubblici per non fallire;
  • all'inizio del 2010 si comincia a parlare di problemi di rifinanziamento del debito per i PIIGS, con particolare attenzione alla Grecia;
  • Sempre all'inizio del 2010 si scopre che alcune banche tedesche sono particolarmente esposte nei confronti della Grecia. Gli istituti più esposti sono la Hypo Real Estate (circa 9,5 miliardi di Euro) e la Commerzbank (4,5 miliardi). A queste si aggiungono le esposizioni di alcune banche dei Länder, tra cui la LBBW (quasi 3 miliardi) e la BayernLB (quasi 2 miliardi);
  • all'inizio di maggio del 2010 la Repubblica Federale Tedesca decide, con legge apposita, che la KfW presterà alla Grecia, in pericolo di insolvenza, quasi 23 miliardi di Euro.
  • Quindi, se ho capito bene, la Grecia deve dei soldi alle banche tedesche di proprietà della Germania, ma non può pagare, quindi la Germania, attraverso un'altra sua banca, presta soldi alla Grecia così questa potrà restituire alle banche tedesche statalizzate i soldi che queste, a loro volta, devono restituire allo stato tedesco.

    Insomma, come se in una famiglia il padre desse alla madre dei soldi perché lei li passi al figlio maggiore così che quest'ultimo li possa girare al figlio minore che, finalmente, potrà saldare il suo debito con il padre.