mercoledì 5 marzo 2008

Elezioni comunali in Baviera: riassunto dell'assurdo

Tanti commenti e molte stupidate dopo le elezioni amministrative

Sulle elezioni amministrative in Baviera si è detto molto e come sempre la blogosfera tedesca è stata più attenta dei mezzi tradizionali di informazione (una ricerca con GoogleNews riporta solo l'articolo di Ideazione citato sotto). A questo proposito consiglio la lettura di 

In Germania, invece, le elezioni amministrative bavaresi hanno aperto un grosso dibattito in cui si sono sentiti molti pareri e molte - permettetemi il termine - stupidate. Provo a farne qui un riassunto confuso e non esaustivo.

Innanzitutto credo si sia persa di vista la situazione generale. Tutti, tranne la CSU, hanno riconosciuto la sconfitta del partito conservatore di ispirazione cristiana al potere da sempre. Molti però mi sembra che diano a questi dati un valore che non hanno:

  • Le vittorie dei candidati sindaci di Monaco e Norimberga sono in gran parte dovute ai candidati stessi, Ude e Maly, che hanno fatto un ottimo lavoro nelle precedenti legislature.
  • A conferma di quanto detto sopra, l'SPD, il partito dei socialdemocratici di Ude e Maly, ha infatti perso quasi ovunque consensi.
  • Le elezioni amministrative sono molto più legate alle persone che ai partiti. Tra i tanti esempi che offre la Baviera quello di Bamberg, dove il sindaco in carica è della SPD, ma dalle elezioni comunali è uscita vincitrice nuovamente la CSU (pur con un -5% rispetto alle precedenti votazioni). Dalla parte opposta c'è la sopresa di Augsburg, dove il candidato della SPD, dato per sicuro vincitore alla vigilia, è stato costretto al ballottaggio dal candidato della CSU.
  • Qualcuno si è spinto addirittura a dire che la SPD sogna una vittoria nelle elezioni regionali di quest'autunno. In realtà le consultazioni regionali bavaresi hanno valore di test solo in quanto portano con sé il rischio della perdita della maggioranza semplice da parte della CSU (attualmente ha una maggioranza di due terzi). Da qui a dire che la CSU non sarà partito di maggioranza relativa mi sembra però che ce ne passi molto.
Molti hanno poi visto questo test elettorale come la prima pagella per la conduzione bicefala della CSU (Huber e Beckstein) dopo il siluramento di Stoiber. Questo è in parte vero, ma va a mio parere relativizzato.
Ude, ad esempio, ha costruito parte della sua popolarità guidando l'opposizione al progetto del Transrapid, che è stata una decisione del precedente governatore, lo stesso Stoiber ora rimpianto da molti. Un altro motivo del malcontento generale è un altro lascito dell'era Stoiber, cioè il progetto G8 (riduzione di un anno del percorso di studi liceali), che ha prodotto fino ad ora insegnanti stressati e frustrati, alunni in grosse difficoltà e con enormi deficit di apprendimento e famiglie indignate.

Un discorso a parte merita poi la legge antifumo, ora posta sotto accusa come possibile motivo della sberla ricevuta dai cristianosociali, anch'essa un'eredità del governo Stoiber. Ora in molti la attaccano, ma recenti sondaggi sembrano confermare l'esatto contrario, e cioè che le restrizioni imposte con questa legge sono state accolte positivamente dalla grande maggioranza della popolazione.
È comunque indubbio che Huber e Beckstein vengano rimandati a settembre e fino a quella data hanno il compito di recuperare sui due fronti in cui veramente hanno perso consensi rispetto al loro predecessore: la visibilità e la simpatia

La prima verrà cercata soprattutto a livello nazionale, magari facendo tribolare ancora di più la grande coalizione. Inoltre entrambi i candidati dovranno migliorare a mio avviso nel modo di presentarsi. Soprattutto Beckstein ha un profilo troppo basso, che ancora è oscurato dal riverbero della luce di Stoiber, non necessariamente migliore, ma più bravo ad apparire. 

La seconda sfida, quella della simpatia, invece, è più difficile da vincere per il duo Beckstein-Huber. E già il fatto che si debba parlare di fattore "simpatia" per Edmund Stoiber è un paradosso che dimostra quanto sono caduti in basso i suoi successori. L'addio di Stoiber, infatti, è stato accolto con un sospiro di sollievo non solo nel partito, ma anche in ampi strati della popolazione. Quello che non è piaciuto è il modo in cui l'ex capo della CSU bavarese è stato cacciato. La gente non ha apprezzato i modi da cospirazione con cui Huber e Beckstein hanno tessuto le fila della congiura. I moderni Bruto e Cassio sono stati identificati subito più come parricidi che come tirannicidi e Cesare-Stoiber ha avuto gioco facile a presentarsi come vittima. Inoltre Stoiber aveva un modo di fare "da gradasso impacciato" (saccente, ma quasi trapattoniano nel modo di esprimersi) che poteva piacere o meno, ma sicuramente non lasciava indifferente rispetto all'aria da anonimo impiegato dell'anagrafe di Beckstein.