giovedì 6 settembre 2007

La Germania fra il terrorismo di ieri e quello di oggi

30 anni di lotta al terrorismo


Il 5 settembre 1977 la RAF (Rote Armee Fraktion), un gruppo terroristico di estrema sinistra rapiva il presidente dell'associazione degli industriali tedeschi, Hanns Martin Schleyer. L'azione fu violentissima: il commando terroristico sparò pìù di cento colpi, uccidendo l'autista e la scorta di Schleyer.
Questo rapimento è l'inizio del Deutscher Herbst, il cosiddetto "autunno tedesco".

Deutscher Herbst: l'autunno caldo tedesco


Dopo 44 giorni di trattative, in cui i terroristi chiesero invano la liberazione di undici detenuti della RAF, il corpo privo di vita di Schleyer fu ritrovato nel baule di una macchina in Alsazia. Nel frattempo il cancelliere socialdemocratico Helmut Schmidt e il suo cabinetto di crisi si trovarono a fronteggiare anche il dirottamento dell'aereo della Lufthansa "Landshut", partito da Maiorca il 13 ottobre; un dirottamento conclusosi con la liberazione degli 86 passeggeri a seguito dell'irruzione di forze speciali di polizia dopo un'odissea di cinque giorni. Il dirottamento del Landshut non fu opera della RAF, ma di terroristi del Fronte Popolare di Liberazione Palestinese che però legarono la loro azione anche alla battaglia del terrorismo rosso tedesco.
Tre mebri della RAF (Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Jan-Carl Rasper), in carcere in regime di massima sicurezza a Stoccarda e di cui con il rapimento di Schleyer si voleva ottenere la liberazione, morirono in cella nella stessa notte della liberazione del "Landshut". Ufficialmente si parlò di suicidio, ma ancora oggi non sono stati diradati tutti i dubbi sulla versione ufficiale; dubbi alimentati già al tempo, tra gli altri, dagli avvocati dei terroristi in carcere, tra cui Otto Schily, che oltre vent'anni dopo entrerà a far parte come ministro dell'interno del governo rosso-verde guidato da Schröder.

L'azione terroristica della RAF doveva continuare fino alla fine degli anni '90, quando gli esponenti della cosiddetta terza generazione decisero di sciogliere l'organizzazione. In un documento arrivato il 20 aprile 1998 al Bundes Kriminalamt si legge:

Vor fast 28 Jahren, am 14. Mai 1970, entstand in einer Befreiungsaktion die RAF. Heute beenden wir dieses Projekt. Die Stadtguerilla in Form der RAF ist nun Geschichte (Fonte: Wikipedia.de)

[Quasi 28 anni fa, il 14 maggio 1970, in un'azione di liberazione nacque la RAF. Oggi noi poniamo fine a quel progetto. La guerrilla cittadina nella forma della RAF fa ora parte della storia]

La nuova faccia del terrorismo


Il terrorismo politico degli anni settanta ha lasciato spazio negli ultimi anni al cosiddetto terrorismo internazionale, specie quello di matrice islamica. Questo cambiamento non ha risparmiato neanche la Germania, che per alcuni anni aveva creduto di godere di una specie di bonus dovuto all'aperto atteggiamento di miscredenza rispetto alla politica americana in Iraq e culminato con il rifiuto dell'ex cancelliere Schröder di partecipare alla seconda guerra del Golfo.

Ora sembra che le forze di polizia siano riuscite ad arrestare tre presunti terroristi che stavano preparando un attacco sul suolo tedesco con un quantitativo di esplosivo enormemente superiore a quello usato a Madrid. L'arresto dei tre giovani (tutti sotto i 28 anni) è avvenuto il 5 settembre scorso.

5 settembre 1977- 5 settembre 2007: solo una coincidenza?


La notizia dell'arresto dei tre presunti terroristi tedeschi ha avuto una vasta eco anche in Italia e non necessita, credo, di ulteriori informazioni. L'unico punto da precisare mi sembra quello relativo alla pericolosità dell'attentato: ai media italiani (vedi ad esempio il Giornale) è sfuggito il fatto che la polizia aveva da tempo provveduto a sostituire la miscela esplosiva con un preparato innocuo. Quello su cui però vorrei tentare di ragionare è la valenza politica di questo arresto.


Innazitutto la data: il 5 settembre era il trentesimo anniversario del rapimento di Schleyer. Tutti i media hanno ricordato l'evento. I giornali sono usciti con inserti speciali e molte pagine dedicate alla ricorrenza. I principali canali televisivi non hanno mancato la ricorrenza presentando approfondimenti e film. In un certo senso il ricordo del terrorismo rosso di trenta anni fa ha creato così una maggiore sensibilità al tema in generale e aperto la strada per tantissimi confronti e parallelismi. In secondo luogo il dibattito politico sul terrorismo, portato avanti da mesi all'interno e all'esterno della coalizione di governo è arrivato ora all'apice. Uno dei punti di maggior scontro è quello del livello di controllo che si vuole permettere allo stato, di cui forse la misura simbolo per eccellenza è la cosiddetta Online Durchsuchung cioè la possibilità per le forze dell'ordine di controllare, senza avvisare l'interessato, il computer di ogni persona sospetta. Sulla validità e operabilità tecnica del progetto (troiani allegati a mail di istituzioni) non mi pronuncio, anche se ho parecchi dubbi, ma sull'uso strumentale degli arresti del 5 settembre scorso mi sento di esprimere alcune critiche.

Il progetto di spiare segretamente il contenuto di computer di privati cittadini sulla base di un sospetto viene portato avanti con vigore e insistenza da Schäuble, ministro dell'interno della CDU, che da sempre si batte per una presenza più forte dello stato e delle forze dell'ordine nella vita quotidiana del popolo tedesco (in questo senso va intesa anche la sua ricorrente proposta di modifica costituzionale per permettere l'utilizzo dell'esercito per operazioni di polizia all'interno dei confini tedeschi). Dal punto di vista politico, poi, l'osservazione segreta online si presenta come un tema assai complicato, perché richiede da una parte un lavoro di persuasione all'interno della stessa CDU/CSU e perché, per via dei dubbi di costituzionalità, è legato anche alla ricerca di un'amplissima maggioranza in grado di approvare eventuali riforme costituzionali che si rendessero necessarie per la sua messa in atto. Inoltre, fra pochi mesi, inizia una serie di elezioni politiche regionali che vengono viste come il principio della prossima campagna elettorale nazionale. Una legge che vada a ledere in maniera così evidente e massiccia i diritti dei cittadini in prossimità di elezioni così importanti è quindi da raggiungere solo con il maggior consenso possibilie della popolazione e dell'opinione pubblica.

È proprio qui che si inserisce la ricorrenza del deutschen Herbst legata all'arresto dei tre presunti terroristi. L'autunno del '77 ha portato con sé un pacchetto di leggi speciali che lo stato si diede per combattere il terrorismo. I terroristi arrestati furono tenuti in un regime di assoluta isolazione, furono limitati i loro diritti e regolamentata in modo restrittivo la comunicazione con i loro avvocati. Cioè lo Stato non esitò ad intaccare la libertà del singolo cittadiino per dotarsi delle armi necessarie a vincere la battaglia contro il terrorismo rosso. Ora la storia si ripete. Davanti al pericolo del terrorismo, anche se di altra natura, il governo vorrebbe dotarsi di poteri speciali per poter meglio rispondere alla nuova minaccia che oggi viene certamente da persone che non lavorano più con il ciclostile. In un dibattito caldo da mesi, inserito in una prospettiva storica dall'anniversario del rapimento di Schleyer, si incastra perfettamente l'arresto dei tre ragazzi che stavano preparando un attentato sul suolo tedesco.

Impatto dell'arresto sull'opinione pubblica tedesca


Come è già successo con la regolamentazione del trasporto di liquidi in aereo dopo i (presunti) attentati sventati in Inghilterra, anche questo fatto ha contribuito in maniera notevole a cambiare l'umore dell'opinione pubblica. Se, infatti, fino alla fine di agosto la maggioranza, almeno a livello politico, era contraria alla online Durchsuchung (vedi ad esempio l'articolo di Heise.de), gli arresti del 5 settembre hanno rivoltato le statistiche e ora sembra che il 58% dei tedeschi sia favorevole.

Schäuble, il regista neanche troppo occulto dellintera operazione legata all'arresto dei presunti terroristi islamici sembra aver giocato bene le sue carte, visto che ora ha dalla sua non solo l'opinione pubblica, ma anche alcuni politici dell'opposizione, come Ehrhart Körting, l'equivalente del ministro degli interni del Land di Berlino.