giovedì 19 giugno 2008

Eppur si parlano!

SPD e LINKE si incontrano

Riportata dallo Zeit e tradotta e commentata in italiano da Politicatedesca, vi segnalo la notizia di un importante (?) incontro tra due partiti che, ufficialmente, a livello federale non si parlano.

mercoledì 18 giugno 2008

Nuove tecnologie: la Germania avanza, l'Italia arranca

Il ministero tedesco per l'economia e la tecnologia ha pubblicato il 3° rapporto "ePerformance" sulla politica delle innovazioni, la società delle comunicazioni e le telecomunicazioni, per analizzare lo stato di salute della Germania in rapporto ai partner europei.
Dal rapporto si evince che negli ultimi tre anni la Germania ha compiuto progressi e accorciato le distanze rispetto al primo della classe, la Gran Bretagna.


La posizione dei cinque paesi più popolosi


Lo studio mette in evidenza le prestazioni dei cinque paesi europei più popolati (Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia e Spagna) confrontando il loro livello di sviluppo in alcuni settori fondamentali della società moderna, come la diffusione della banda larga, il numero di contratti per accessi internet con DSL, il numero di aziende che hanno accesso alla rete, i fondi destinati allo sviluppo di queste infrastrutture, il peso dell'eCommerce sul commercio totale ecc...

Posto uguale a 100 il valore medio europeo, la Gran Bretagna si dimostra prima della classe con valori superiori alla media di oltre il 20% in tutti i macrosettori (mercato generale, infrastrutture, uso) esaminati. 
La Germania consolida il proprio secondo posto segnando valori superiori alla media europea in oltre due terzi degli indicatori presi in esame e mostrando un miglioramento di quasi tutti gli indici rispetto all'anno precedente.

L'Italia, invece, è prima solo nell'uso della telefonia mobile, mentre in quasi tutti gli altri settori presenta un forte ritardo nei confronti dei partner europei, con distacchi anche abissali rispetto alla media europea ad esempio nell'eCommerce (posto uguale a 100 il valore delle vendite online da parte di aziende, il valore dell'Italia è 12, cioè poco più di un decimo della media europea).

mercoledì 4 giugno 2008

Il passato (scomodo?) di Angela Merkel

Cosa c'è dietro il rifiuto di pubblicazione di una foto

In questi giorni una notizie si fa timidamente strada qui in Germania e riguarda Angela Merkel, cancelliera della Repubblica Federale, chesembrerebbe avere un passato da collaboratrice non ufficiale del Ministero per la Sicurezza (la Stasi) della ex Germania Est. Ultimamente si è sviluppato un acceso dibattito sul coinvolgimento di una delle due figure più di spicco del partito della sinistra (die Linke), l'avvocato e deputato berlinese Gregor Gysi, nelle operazioni di pedinamento e spionaggio contro il chimico Robert Havemann, uno degli oppositori interni più di peso dell'ex regime della Repubblica Democratica Tedesca. 
Ulteriori indagini giornalistiche sull'inchiesta sembrerebbero ora rivelare anche un coinvolgimento dell'attuale capo di governo della grossa coalizione.
Il caso Havemann
Robert Havemann (1910-1982), è stato un importante scienziato e un comunista convinto. Durante il regime nazista è stato arrestato e condannato a morte, ma la condanna è poi stata revocata per permettergli di continuare i suoi studi e i suoi esperimenti, da cui il regime nazionalsocialista si riprometteva importanti scoperte. Dopo la fine della seconda guerra mondiale Havemann ha fatto parte della SED, il partito unico socialista che avrebbe governato la Germania Est fino alla caduta del muro di Berlino, venendone espulso nel 1964 in seguito ad un ciclo di lezioni tenute all'università di Berlino e alla pubblicazione di interviste e interventi  sulla stampa occidentale, considerati di tono troppo critico nei confronti del regime. 
Nel 1976  si rivolse con una lettera al segretario del partito unico, Erich Honecker, per protestare contro l'espulsione dalla Germania Est del cantautore Wolf Biermann (con cui una delle figlie di Havemann aveva avuto un figlio). 
Il regime decise allora di mettere Havemann agli arresti domiciliari e di far sorvegliare la sua casa giorno e notte dalla Stasi.
Il ruolo di Gysi e Merkel
Gregor Gysi è accusato di aver lavorato come IM (Inoffizieller Mitarbeiter - collaboratore non ufficiale) della Stasi e di aver passato, in qualità di avvocato difensore di Havemann ai processi legati ai suoi arresti domiciliari, informazioni riservate al Ministero per la Sicurezza. Le accuse di legami tra la Stasi e il deputato populista della Linke non sono nuove e tornano a galla con maggiore o minore prepotenza, nel dibattito pubblico, anche a seconda della convenienza politica. 
Certo non si può dire che sia un caso che in un clima di aperta campagna elettorale (elezioni regionali importanti in Baviera a settembre e politiche fra un anno), con die Linke in forte ascesa, che si cerchi di gettare discredito su Gregor Gysi, che guida questo partito insieme a Oskar Lafontaine.

Ma se del caso Gysi si è parlato molto e ovunque, poco si è detto delle scoperte fatte dai giornalisti della WDR, che, nell'ambito delle loro ricerche e dei loro lavori per la produzione di un documentario dal titolo "Im Auge der Macht - die Bilder der Stasi" [Al centro del potere - le immagini della Stasi] hanno trovato i documenti riguardanti i tantissimi (fino a 200 al giorno) collaboratori incaricati dalla Stasi di sorvegliare la tenuta di Havemann. Tra questi ci sarebbe anche la foto di una giovane Angela Merkel. 
I redattori del filmato avrebbero chiesto alla signora Merkel il permesso di pubblicazione del documento all'interno del loro filmato, ma il capo di gabinetto avrebbe rifiutato. Secondo quanto riportato dallo Spiegel:

"Die Filmemacher baten Merkel um Freigabe des Bildes. Ihr Büro jedoch teilte mit, Merkel wolle aus "Gründen des Schutzes ihrer Privatsphäre", aber auch im Hinblick auf die "Gleichbehandlung bei vergleichbaren Anfragen" kein Einverständnis zur Verwendung des Fotos geben."

[I curatori del film hanno richiesto il permesso di pubblicazione della foto. Il suo (di Angela Merkel) Entourage ha però comunicato che la signora Merkel non intende concedere il nulla osta per "motivi legati alla protezione della propria privacy" e anche per "uguaglianza di trattamento in casi di richieste simili"]

Praticamente nessuno dei mezzi tradizionali di informazione tedeschi ha dato risalto a quella che, se confermata, sarebbe una notizia veramente importante, tanto che l'articolo più esauriente sul tema viene dalla Svizzera.

Questi i fatti. I commenti a voi.