lunedì 1 ottobre 2007

Gabriele Pauli e Klaus Wowereit: il pettegolezzo entra in politica

[Seconda parte]

Klaus Wowereit prossimo candidato SPD per il posto di cancelliere?


Anche se un po' in ritardo riprendo il discorso iniziato nell'ultimo post sul pettegolezzo come arma politica in Germania. Dopo aver parlato di Gabriele Pauli, che ha saputo sfruttare al meglio le occasioni offertele dalla campagna elettorale per l'elezione del nuovo segretario generale della CSU, vediamo ora la figura di Klaus Wowereit, sindaco in carica di Berlino, che alcuni giorni fa era finito sui giornali per aver dichiarato che la Germania è ormai pronta per un cancelliere omosessuale.


Chi è Klaus Wowereit?


Klaus Wowereit (SPD), sindaco in carica di Berlino (Immagine di Wikipedia)

Klaus Wowereit è nato a Berlino nel 1953. Dopo gli studi in giurisprudenza presso la Freie Universität di Berlino si è dedicato sempre più intensamente all'attività politica, che lo occupava già dalla giovinezza. Nel 2001, dopo una veloce e brillante carriera, è diventato sindaco di Berlino, carica che ricopre tutt'ora. Dal 1993 è legato sentimentalmente al neurochirurgo Jörn Kubicki, di dodici anni più giovane di lui.


È stato proprio durante la campagna elettorale del 2001 che Wowereit ha scelto di fare outing, dichiarando la propria omosessualità con una frase da allora citata molto spesso:

Ich bin schwul – und das ist auch gut so!
[Sono omosessuale - ed è bene che sia così!]

Da quel momento è cominciata l'ascesa di Wowereit sulla scena politica nazionale, un'ascesa contrassegnata da un quasi proverbiale presenzialismo a feste, inaugurazioni, occasioni mondane (con addirittura due comparse nel ruolo di se stesso in una serie televisiva e in un film), mostre e fiere. Nel 2006 ha poi annunciato ufficialmente di voler aspirare ad un ruolo di peso nella politica nazionale.


La lunga rincorsa

Alla luce di quanto appena detto non stupisce quindi l'uscita di Wowereit ripresa dai media secondo cui la Germania sarebbe pronta per un cancelliere omosessuale, dichiarazione che equivale a presentare la propria candidatura per il ruolo di capo del governo alle prossime elezioni politiche. Sul modo e sui tempi di questa autocandidatura si lasciano trarre, a mio avviso, alcune conclusioni:


  • Wowereit ha saputo usare la propria omosessualità ancora una volta a suo favore. Nel 2001, quando dichiarò le proprie tendenze apertamente, riuscì in questo modo a togliere all'opposizione un possibile argomento di discredito. Oggi usa la sua omosessualità come messaggio positivo. Agendo in questo modo egli sembra inoltre suggerire al subconscio del lettore che un voto contro di lui sarebbe una sorta di voto contro il progresso e lo stato di giusta tolleranza verso la comunità gay raggiunto in questi ultimi anni in Germania.
  • Usando questo argomento, Wowereit tenta di sganciare il giudizio su di lui da criteri essenzialmente politici, per portare il confronto elettorale su un piano più umano, a lui certamente più congeniale. Come sindaco di Berlino Wowereit può contare su un bilancio pieno di luci e ombre. Da una parte infatti ha restituito alla capitale tedesca una vivacità e un'importanza a livello culturale che non teme confronti con le altre grandi metropoli mondiali, dall'altra ha però ereditato una situazione finanziaria disperata e in oltre sei anni di governo non è riuscito a migliorare di molto lo stato pietoso delle casse municipali. Addirittura Berlino ha tentato (invano) sotto Wowereit di dichiarare bancarotta per potere avere un accesso più ampio a finanziamenti statali.
  • Anche il tempismo con cui Wowereit ha espresso la sua candidatura a cancelliere si rivela ben studiato. Egli cerca infatti di inserirsi nella lotta scoppiata da alcune settimane all'interno del suo partito, la SPD, da tempo in crisi di fiducia e alla ricerca di una leadership in grado di riportarlo ai livelli del 1998. L'attuale segretario del partito, Kurt Beck, è stato più volte accusato di mancanza di polso; il partito soffre la nascita della formazione populistica die Linke, dell'ex socialdemocratico Lafontaine e vive una lacerazione interna fra l'ala sinistra, favorevole ad un ritorno alle radici socialdemocratiche e l'ala più moderata, che ancora si riconosce nella cosiddetta Agenda 2010 (programma di riforma in campo economico e sociale) dell'ex cancelliere Gerhard Schröder.

Il 2007 è l'ultimo anno privo di elezioni a livello regionale. Dal 2008 inizia così la lunga lotta per il miglior posizionamento in vista delle elezioni politiche del 2009. Vediamo fino a che punto arriverà Wowereit.