domenica 28 settembre 2008

Elezioni in Baviera

Sei cose chiare

Non so come andranno a finire i conti sulla spartizione dei seggi al parlamento bavarese, ma due o tre cose si possono già dire:

  • La Baviera si stacca dalla CSU, ma non si sposta di un centimetro a livello politico. Esiste e persiste un blocco storico e conservatore che questa volta si è diviso tra i cristiano-sociali, i liberali e i Freie Wähler;
  • Franz Maget, leader storico della socialdemocrazia bavarese, che pure non mi sta antipatico, ha una bella faccia di bronzo, perché ha commentato come se il suo partito avesse spopolato, invece se va bene non ha perso rispetto alle ultime elezioni;
  • ancora non si è parlato di affluenza. Bisogna infatti ricordare che il risultato spettacolare della CSU delle passate elezioni era stato dovuto anche all'affluenza più bassa della storia del dopo guerra;
  • Seehofer sarà il Messia a cui verrà affidata la ricostruzione della CSU. Huber, presidente del partito, sarà costretto ad andarsene;
  • Beckstein potrebbe rimanere, anche se ora la CSU deve costruire una coalizione e certo Beckstein non è il più spendibile in questo senso;
  • La cosidetta coalizione arcobaleno (tutti contro la CSU) rimane una barzelletta. Credo (spero) che non ci creda proprio nessuno.

  • Il resto a bocce ferme.